Coeur Perdu

by Daniela

Coeur Perdu: il mio piccolo archivio fotografico

Sono passati più di 20 anni da quando in cantina trovammo una vecchia scatola con dentro fotografie e cartoline. Questo materiale era un mix di foto dello zio di mio nonno e c’erano dentro fotografie che lui inviava ai suoi fratelli, a sua moglie, qualcuna anche a mio nonno. 

C’erano anche tantissime cartoline scambiate tra lui e sua moglie, siamo nel periodo della prima guerra mondiale. Non abbiamo mai capito come mai tutte queste cose erano nella cantina di mio nonno non essendo il parente più prossimo. Seppur i legittimi proprietari non ebbero figli c’erano altri parenti geograficamente più vicini. Tuttavia è arrivato tutto a mio nonno o forse a sua sorella, chi può dirlo, nonostante fossero i parenti più lontani.

Ho iniziato a scansionare fotografia più di 20 anni fa con l’intento di salvare quanto più possibile dal disfacimento. Molte fotografie si sono sbriciolate appena le ho prese in mano, altre hanno resistito. Non ho mai smesso di scansionare e comprai uno scanner apposito con grande sacrificio. Quello scanner scansionò centinaia di fotografie, e migliaia di negativi. 

Nel tempo, ho cercato di ricostruire la storia della mia famiglia che attraversa tutta l’Italia. Avrei voluto trovare un nome a tutte quelle fotografie. Non ci sono riuscita. 

Ma ho iniziato a prendere nelle fiere antiquarie negativi di altre persone, sconosciuti, rullini che arrivano da sgomberi di case o passati di mano in mano da una fiera antiquaria a un mercatino. Ho sperato per molto tempo di poter trovare un nome a tutti ma questo non è stato possibile neanche per loro…ma ho imparato a cercare meglio, a stare attenta ai dettagli e a trovare almeno alcuni. Non ci crederai, ma a volte un solo dettaglio può far trovare una persona. Solo 4 millimetri in una foto, lo scorcio della finestra, un tatuaggio, una targa, qualsiasi cosa… a volte sembra quasi che vogliano essere trovati. 

Ho pensato che forse, da qualche parte, anche le foto della mia famiglia sono finite in qualche mercatino perchè nessuno era riuscito a trovarmi, nessuno ha pensato che semplicemente io non ero più riuscita a recuperare quel filo rosso che lega tutti i rami dell’albero genealogico…la storia di alcuni, è la storia anche di altri. 

La storia di ciascuno, unita alla storia di tutti è la storia sociale, la storia di quello che siamo stati, del momento storico.

Alla fine ho deciso che avrei voluto condividere con gli altri le mie fotografie. Magari qualcuno mi sta cercando, magari qualcuno sta cercando il filo rosso della sua famiglia ed è proprio tra le mie fotografie.

Quindi nell’inverno 2024/2025 il sito aprirà, e ospiterà tutte le foto che riesco a scansionare, con tutti i riferimenti che riesco a trovare. Non riuscirò a pubblicare tutto-tutto, non basterebbe una vita intera per ripercorrere già solo la prima metà del 900 italiano. Ma spero che questa piccola “eredità” sociale sia gradita ai ricercatori appassionati. A coloro che sono più motivati nel cercare, a chi ha perso il filo rosso: io sto tenendo il capo del mio da questa parte, se tu stai cercando una delle mie diramazioni…sarò lì.

Ci diamo una data insieme? Allora diciamo che le famiglie spesso si incontrano a Natale. E io attiverò il bottone qui sotto il 25 dicembre 2024.

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