Mille volte buonanotte, dal tavolino di questo caffè deserto di un autogrill ormai spento.
Ti ho lasciato dormire e mi sono alzata piano per non svegliarti poichè la notte porta consiglio a tutti tranne che a me. A me toglie ogni giudizio e coscienza, ed emerge traboccante questo istinto nomade che con il buio e il silenzio mi attrae verso la fuga.
E’ canto di sirena, che ammalia ogni mio senso e nell’aria della notte mi arriva sottile e prepotente, a tratti invadente, che se provo a scansarlo ecco che di nuovo mi chiama, come un eco che non posso fare a meno di sentire.
Lontano. E’ la soluzione di tutto. Ovunque io non abbia passato nè presente, ovunque io non abbia responsabilità.
E tu sei una responsabilità. L’amore è responsabilità; e io sono così maldestra a sfiorire il cuore altrui che non sostengo più questo specchio che riflette una me inadeguata, mai abbastanza brava a far sentire amate le persone.
La notte è tutto diverso. Senza la luce mi sento a casa in ogni luogo e allo stesso tempo ogni luogo mi è estraneo e questa mia anima vigliacca trova riposo nell’allontanarsi dal tuo cuore coraggioso.
C’è un’altra donna a un tavolino, con i capelli spettinati e lo sguardo stanco. Mi chiedo quale sia il suo buon motivo per trovarsi qui, se anche lei fugge dall’amore o se è per mancanza di questo che si rifugia con una tazza di tè in una mano e le chiavi di casa nell’altra. Lei fissa la tazza e vi cerca risposte.
Domani mattina troverai tutto come sempre, io ti preparerò il caffè e, con una matita tra i capelli, ti sorriderò lamentandomi del lavoro. Tu uscirai a portare fuori il cane e io guarderò l’orologio e mi prometterò di nuovo che quella sarà la notte giusta per partire e non tornare, per prendermi l’ultima responsabilità della mia vita: spezzarti il cuore.
Che posso dirti: io non so amare. Mi sento palude, sabbie mobili che non danno certezza e ti guardo che, come soldato nel pantano, cerchi conferme e punti di appoggio che non riesco a offrirti. Vorrei pensarti a fianco di un nuovo amore per realizzare che sì, ti ho perso, ma ora sei libero e troverai nuove stagioni del cuore. Nel mio calendario è così sempre Gennaio…
Lasciarsi amare. Io non ho imparato. Per questo devo andare. Non trovo le parole per guarirmi il cuore. Non trovo le parole per raccontarti di quanto l’amore mi uccide.
Mille volte buonanotte.
