Pagina di diario del 25 Agosto 2019 – Riccione
La forza di avere le radici nel fango eppure…fiorire lo stesso. Là dove tutto imputridisce la ninfea emerge meravigliosa e perfetta. Simmetrica, pulita, elegante.
Appena sotto la superfice è stagno. E poco sopra è armonia. Incorruttibile e invinta perfezione.
Della ninfea vorrei avere la capacità di sorgere dall’acqua stagnante senza essere corrotta. Restare a galla senza affogare mai. Specchiarsi nell’acqua e vedersi perfetta.
E io invece, della mia palude porto dentro il fango. Lo modello e cerco di dargli una forma gradevole, lo metto al sole per farlo diventare anima solida. Si asciuga e si crepa. Ritorna tra le mie mani fragile, come briciole sconvolte. Nello specchio vedo immagini cubiste, riflessi asimmetrici, grigiori senza fiori né colori.