Pagina di diario del 19 Aprile 2016 – Mercato Saraceno
La particolarità dell’ultima neve è che ti accorgi che è l’ultima solo perché tutto intorno è già primavera. Io la guardo e quasi mi dispiace un po’ per lei, che ha questo ingrato compito di andarsene senza che dispiaccia a nessuno. La guardo lacrimare giù dagli alberi per fare posto a fiori di ciliegio. Non si apprezza mai il sacrificio dell’ultima neve. Arriva sapendo di andarsene…si può essere più umani di così?
Eppure ogni anno arriva lo stesso, e poi se ne va. Non è mai la stessa, non torna indietro, è sempre nuova e allo stesso tempo in un qualche dato momento sarà l’ultima. Io mi sento come lei spesso, lei che arriva per andarsene, per fare spazio a fiori e frutti, a realizzazioni. Io che arrivo per andare, senza mai sapere quando, ma con solo questa unica certezza: non potrò restare, non potrò impedire a qualcos’altro di sbocciare, di rinnovarsi, di cambiare.
Mi scomporrò come materia liquida e poi sparirò senza rancore altrui. Lacrimerò anche io e sarò consolata dal sol pensiero che ciò che più ho amato e protetto per tutto l’inverno fiorirà di nuovo. Il sacrificio dell’ultima neve… dell’ultimo amore.