Pagina di diario 12 Giugno 2017 Spiaggia di Recanati
Guardo la foto della nostra gita al mare in inverno. Il vento soffiava così forte che faceva lacrimare gli occhi.
Io avevo un pò della mia solita febbre quel giorno e le guance arrossate. Rivedo i miei piedi nudi nell’acqua gelida per abbassare la temperatura. Si erano fatti rossi e si mimetizzavano con quei piccoli sassolini della spiaggia di Recanati.
A volte mi manca l’inverno e il suo silenzio. Mi manca andare in riva al mare e vederlo in burrasca, sentire solo il fruscio e quel forte odore di sale e sabbia, il cielo grigio e le impronte dei piedi lasciate sulla battigia.
Mi manca entrare in una caffetteria e chiedere un thè caldo. Essere abbracciata perché ho freddo. Gli occhi lucidi per il vento. Sia chiaro, amo l’estate e il suo tepore, ma si ha così poco bisogno di conforto in estate, tra i turisti, i colori, le giornate lunghe, la spiaggia, il sole, la musica in piazza.
Mi manca la solitudine e più di tutto mi manca poterla sanare. Mi manca essere scoglio, e aspettare la tempesta per abbracciare l’onda, essere salva quando tutto intorno è naufragio.