Pagina di diario del 8 Agosto 2017 – Diga di Ridracoli
Vorrei essere giunco. Per non essere piegato più del tempo di un inchino davanti ad una brezza. Per stare lì impettito a guardare il lago con i piedi a bagno e il sole sul viso. Acqua verde e piatta sotto il sole rovente delle 13. Dimenticata dal vento. Schiena dritta. Come qualcosa di flebile, di indifferente, di superfluo, non necessario. Invece io sono albero sulla spiaggia, con radici profonde che pescano acqua salata e la schiena piegata dal vento, legno che cresce e si adatta frattura dopo frattura…vorrei essere giunco ma poi la mattina mi sveglio, vedo sabbia, e so di essere ancora albero…siamo ciò che sta dietro lo sguardo dei nostri occhi.